Quella nel titolo è forse la domanda più frequente che mi viene posta ed in questo articolo cercheremo di dare gli opportuni chiarimenti.
La Legge Italiana prevece che qualunque persona che svolga abitualmente un’attività economica, organizzata e stabile è obbligato a richiedere all’Agenzia delle Entrate l’apertura di una propria partita iva. Un’atttività è quindi continuativa quando periodicamente vengono venduti prodotti online anche grazie a campagne di marketing online.
Fare quindi un e-commerce (anche in dropshipping) senza partita iva non è possibile.
Esistono tuttavia due metodi che è possibile sfruttare soprattutto nella fase iniziare della propria attività: le prestazioni occasionali ed i temporary shop.
- Le prestazioni occasionali devono essere:
- Non abituali o continuative nel tempo;
- Non organizzate.
Questo significa che qualora io svolga un’ attività di vendita online saltuaria e sporadica in maniera autonoma sono legittimato a fatturare il prodotto con una ricevuta per prestazione occasionale.
Il famoso limite dei 5.000 euro che molto citano è bene spiegare che non riguarda l’ammontare dei compensi percepiti bensì l’obbligo di versamento dei contributi previdenziali. Chi svolge attività occasionali (senza alcun tipo di organizzazione, svolta in maniera saltuaria ed episodica) sarà infatti obbligato a versare i contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS al superamento di tale soglia con conseguente obligo di iscrizione all’INPS.
- Per quanto rigarda i temporary shop è necessario che il Comune di residenza preveda l’apertura di un temporary shop anche per le attività online. Questo negozi temporanei, se rimangono infatti aperti per meno di 30 giorni non necessinano di una partita iva.
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