L’aspirazione di avviare un’attività commerciale in proprio è un pensiero comune a diversi potenziali giovani imprenditori che trovano nel settore “food” grande attrattività. Il caso che voglio raccontarvi oggi è quello di un cliente che qualche tempo fa ci ha contattato per aprire una una rosticceria da asporto ma in forma itinerante cd. street food.
Operare nell’ambito dell’alimentare vuol dire affrontare sempre grande concorrenza, ma se si sfruttano le leve giuste si può veramente fare la differenza.
Capacità imprenditoriali e relazionali, spirito di iniziativa, qualità dei prodotti, una buona campagna pubblicitaria ed un business plan studiato nel dettaglio con il proprio Commercialista sono gli elementi chiave per avere dei buoni risultati e per gettare le basi per un pronto ritorno economico del capitale investito.
Vediamo nei punti seguenti i passaggi che abbiamo seguito per dare un adeguato supporto al nostro cliente.
APRIRE UNO STREE FOOD: verificare la presenza dei requisiti per lo svolgimento dell’attività.
Il primo passo fondamentale, prima di poter porre le basi per lo sviluppo del progetto è quello di verificare che il cliente abbia attestato SAB, in assenza di qualifica equivalente, e certificazione HACCP. Trattandosi infatti di attività diretta alla produzione e alla vendita di generi alimentari, è necessario un attestato da conseguire tramite corsi di formazione specifici per la corretta trattazione degli alimenti rispettando le normative vigenti.
APRIRE UNO STREE FOOD: ricerca della formula più idonea (fissa o itinerante) contratti con i fornitori e stesura business plan.
Il punto iniziale fondamentale è la corretta ricerca della formula che si intende scegliere per la propria attività.
Se si deciderà di aprire uno street food con chiosco o furgone fisso in un’unica location, oppure di avviare uno street food itinerante in continuo spostamento, sarà necessario munirsi di differenti licenze e permessi.
Altro aspetto da tenere in considerazione sono i fornitori e le loro richieste commerciali. Spuntare infatti pagamenti “lunghi” permette sicuramente di avere un maggior respiro finanziario, soprattutto nei primi mesi. All’inizio infatti c’è bisogno di un ritorno economico perché non sempre si dispone di grande cifre da investire e avere la possibilità di non pagare tutta la merce in una sola volta o a breve termine è un grande vantaggio.
Da ultimo ma no meno importante redigere con il proprio Commercialista di riferimento il così detto business plan utile non solo per pianificare correttamente entrate le entrate e le uscite ma anche per avere accesso ai numerosi bandi sulle nuove iniziative impreenditoriali disponibili sul sito della Regione Piemonte.
APRIRE UNO STREE FOOD: marchio autonomo o franchising?
Una eventuale soluzione per abbattere parzialmente il rischio potrebbe essere quella di affidarsi alla formula del franchising. Affiliarsi cioè a una casa madre già conosciuta e sviluppata nel campo che, con il suo apporto, possa favorirvi sotto diversi aspetti nella fase iniziale e gestionale della nuova attività.
Avere la possibilità di fare affidamento su un marchio famoso significa sostanzialmente ridurre i rischi di impresa attraverso la fruizione di diversi servizi in termini di campagna pubblicitaria, fornitori, arredamento etc.
Di contro, con la formula commerciale del franchising, si perde molto del potere decisionale e ci sono delle condizioni contrattuali che riducono i potenziali margini economici.
APRIRE UNO STREET FOOD: gli aspetti amministrativi.
Questo terzo punto è stato per il nostro cliente molto importante un quanto nella fase di allestimento del food truck ha dovuto tenere conto di tutte le norme igienico-sanitarie previste dalla legge nonchè richiedere la licenza ambulante di tipo B, che permette appunto di spostarsi anche in Comuni e città differenti, occupando di volta in volta, e per un tempo massimo prestabilito, gli spazi liberi ed adatti.
Contestualmente, attraverso alcune riunioni durante le quali abbiamo analizzato il patrimonio del cliente, abbiamo scelto con lui la forma societaria più idonea alle sue richieste sia da un punto di vista di risparmio fiscale che da un punto di vista di tutela dei suoi beni.
Abbiamo poi provveduto ad aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, regolarizzare le posizioni INPS e INAIL, comunicare al Comune l’inizio attività.
Preparare e presentare tutta la documentazione burocratica propedeutica all’avvio di una nuova attività commerciale non è mai facile ma il nostro affiancamento è servito soprattutto a tranquillizzare il cliente affinchè tutto fosse in regola per il fatidico giorno di apertura.
Il successo di questa idea imprenditoriale dipenderà sicuramente da diversi elementi, a cominciare dalle capacità personali, dalla qualità e dalla diversificazione dei servizi garantiti ai consumatori e da una buona politica promozionale ma sicuramente non può prescindere da a un corretta stesura di un business plan che simuli al cliente quelle che saranno le imposte da pagare nei mesi successivi all’apertura. Fare quindi un’adeguata pianificazione fiscale è fondamentale per una corretta gestione dei flussi di cassa.