L’ISCRO (sperimentale dal 2021 al 2023) è un contributo che sarà erogato dall’INPS alle partite IVA iscritte alla gestione separata che dimostrano di avere un reddito inferiore al 50% della media dei tre anni precedenti.
In seguito all’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021 a partire dal 1 gennaio, è diventato operativo un nuovo indennizzo economico, che va ad inserirsi nelle misure che compongono la nuova riforma degli ammortizzatori sociali.
L’indennizzo INPS è una misura straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) e si configura come una sorta di cassa integrazione destinata a quei professionisti e lavorati autonomi senza alcun albo e pertanto iscritti alla Gestione Separata. Questa misura economica è un vero e proprio bonus che l’INPS erogherà mensilmente agli aventi diritto, compreso tra i 250 euro ai 800 euro.
Indennità ISCRO: chi ne ha diritto?
Il contributo compreso tra 250 e 800 euro mensili erogati per un semestre, che non concorre alla formazione del reddito, spetta nel triennio 2021-2023 ai liberi professionisti con partita Iva iscritti unicamente alla gestione separata dell’INPS, non pensionati.
Inoltre, non potranno ottenere il bonus ISCRO tutti quei lavoratori che effettuano attività di lavoro autonomo ma che risultano essere iscritti agli ordini professionali.
È bene specificare che coloro che faranno domanda per l’indennità ISCRO dovranno poi partecipare obbligatoriamente (pena la decadenza dell’indennità) ad una serie di corsi di formazione professionale gestiti dall’Anpal.
Indennità ISCRO: quali sono i requisiti?
Coloro che vogliono presentare la domanda per la nuova indennità dovranno verificare che il reddito registrato nell’anno precedente la richiesta sia inferiore al 50% della media dei redditi dei tre ulteriori anni precedenti e non superiore a 8.145 euro (rivalutati nel tempo). Quindi per il 2021 si dovrà considerare il reddito 2020, che dovrà essere meno del 50% della media di quelli del triennio 2017-2019.
Indennità ISCRO: come si calcola?
L’importo dell’indennità è pari al 25% (su base semestrale) dell’ultimo reddito certificato dall’agenzia delle Entrate, ed è erogato per sei mensilità. Ipotizzando quindi che il soggetto interessato nel 2017-2019 abbia avuto un reddito medio di 20.000 euro e nel 2020 sia sceso a 6.000 euro. L’indennità sarà quindi pari a 20.000/2 (base semestrale) = 10.000 /4 (cioè il 25%) = 2.500/6 (i mesi di fruizione) = 416,66 euro mensili per un semestre. L’importo è quindi compreso tra il minimo e il massimo ammessi (250 e 800 euro).
Indennità ISCRO: come si presente la domanda?
La domanda dovrà essere presentata in modalità telematica consultando la piattaforma online messa a disposizione dall’INPS, presentando anche apposita autocertificazione sui redditi conseguiti nel triennio. La domanda potrà essere presentata soltanto una volta durante l’intero triennio entro il termine del 31 ottobre di ogni anno.
Successivamente alla presentazione della domanda per ottenere il riconoscimento del bonus ISCRO, l’INPS provvederà ad inviare l’elenco dei richiedenti all’Agenzia delle Entrate per le opportune verifiche dei requisiti. Solo a seguito del superamento delle verifiche dei requisiti verrà erogata l’indennità.