Dal 1 gennaio 2021, se si affittano più di 4 appartamenti con locazioni brevi (inferiori ai 30 giorni), si svolge attività imprenditoriale, con il conseguente obbligo di aprire partita IVA.
Dal 1 giugno 2017 è stata introdotta un’apposita tassazione per le locazioni brevi, cioè le locazioni di immobili ad uso abitativo, situati in Italia, la cui durata non supera i 30 giorni, stipulati da persone fisiche.
La norma prevede:
- in caso di affitto breve direttamente gestito dal proprietario, quest’ultimo potrà scegliere tra una tassazione del 21% fissa (cedolare secca) o una applicazione delle aliquote IRPEF ordinarie ed obbligo di redigere la dichiarazione dei redditi;
- in caso di di affitto breve concluso con l’utilizzo di portali che svolgono intermediazione immobiliare, i canoni di locazione sono assoggettati ad una ritenuta del 21% trattenuta direttamente dal portale o intermediario stesso.
Affittare con Air B&B: le regole con più di quattro immobili
L’attività di locazione diventa in questo caso attività imprenditoriale con l’obbligo di aprire partita IVA con codice ateco 68.20.01 – locazione immobiliare di beni propri.
Le regole valgono anche quando i contratti vengono stipulati per mezzo d’intermediari che gestiscono portali online come Airbnb o similari.
Dal 1 gennaio 2021 inoltre è stata istituita una banca dati delle strutture ricettive destinate alle locazioni brevi che vengono così identificate con un codice univoco da utilizzare in ogni comunicazione che riguarda la promozione dell’immobile da affittare.