Quest’anno il tradizionale calendario dell’avvento sembra essere stato sostituito da un più “pagano” calendario delle aperture e chiusure delle attività economiche accompagnato da conseguenti permessi e divieti di circolare.
Ricordo che i trasgressori delle norme introdotte comportano sanzione amministrativa da euro 400 a euro 3.000, e da euro 533,33 a euro 4.000 se il mancato rispetto delle misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo
Vediamo di riassumere il tutto nei punti seguenti:
· 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio , l’Italia è ZONA ROSSA
Nei giorni sopraelencati, essendo l’Italia zona rossa è previsto:
– il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza);
– la chiusura dei negozi al dettaglio (quindi i negozi all’ingrosso restano aperti), tranne le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai e le rivendite di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività;
– la chiusura dei mercati di generi non alimentari;
– la chiusura degli esercizi di ristorazione ovvero bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie; resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto;
– la sospensione delle attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto;
– la possibilità di svolgere individualmente attività motoria (cioè fare passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale.
Sarà comunque possibile far visita, dalle 5 alle 22, a parenti e amici non conviventi.
Infatti, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi conviventi, oltre ai minori di 14 anni su cui si esercita la patria potestà genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Si tratta, in sostanza, di una piccola deroga al divieto di circolazione concessa nei giorni di festa per fare visita ai propri genitori e parenti da giustificare con l’apposita certificazione scaricabile da qui.
· 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio L’Italia è ZONA ARANCIONE
Nei giorni sopraelencati, essendo l’Italia zona arancione è previsto:
– il divieto di ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza);
– la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Quanto agli spostamenti, in zona arancione c’è, come già previsto in precedenza, il divieto di ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Il Decreto, però, prevede anche qui una piccola derega consentendou gli spostamenti al di fuori dei piccoli comuni (fino a 5.000 abitanti) in un raggio di massimo 30 Km, senza poter raggoungere però i capoluoghi di provincia.
· Nuovi ristori per bar e ristoranti
Il decreto stanzia, infine, 650 milioni di euro (455 milioni per il 2020 e 190 milioni per il 2021) di aiuti economici alle categorie colpite direttamente dalle nuove disposizioni.
Si tratta, in particolare, delle attività dei servizi di ristorazione di cui al gruppo Ateco 56 con partita IVA attiva alla data del 19 dicembre 2020, con esclusione di coloro che hanno aperto la partita IVA dal 1° dicembre 2020.
Ad essi verrà corrisposto un contributo a fondo perduto in misura pari al 100% (con un massimo di 150.000 euro) di quanto già percepito in passato con il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), essendo disposto che tale contributo spetti solo a chi lo ha già ottenuto (e non restituito) in base a tale decreto.
L’accredito avverrà in automatico, a cura dell’Agenzia delle entrate, senza che gli interessati debbano presentare un’apposita istanza.
Qui di seguito l’elenco dei codici attività ricompresi in questo nuovo aiuto:
| 561011 – Ristorazione con somministrazione |
| 561012 – Attivita’ di ristorazione connesse alle aziende agricole |
| 561020 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto |
| 561030 – Gelaterie e pasticcerie |
| 561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti |
| 561042 – Ristorazione ambulante |
| 561050 – Ristorazione su treni e navi |
| 562100 – Catering per eventi, banqueting |
| 562910 – Mense |
| 562920 – Catering continuativo su base contrattuale |
| 563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina |