Aprire un e-commerce significa, in primo luogo aver aperto una partita IVA, ed in secondo luogo sapere come regolarizzare le vendita con adeguati documenti fiscali (fattura o scontrino).
E-commerce: quale differenza tra diretto ed indiretto?
Per poter analizzare gli aspetti fiscali della regolarizzazione delle vendite online è necessario prima spiegare la differenza tra i due tipi di e-commerce esistenti:
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E-commerce diretto
Riguarda la vendita di un bene immateriale che viene direttamente scaricato sui nostri computer o visionato online (es: download di un software, film o di un brano musicale). -
E-commerce indiretto
Riguarda la vendita di un bene fisico che viene acquistato online ma recapitato fisicamente a casa dell’acquiente (tipicamente tutte le vendite tramite Amazon sono classificabili come e-commerce diretto).
E-commerce: quale differenza tra B2C e B2B?
A seconda del soggetto che acquista, il commercio elettronico può essere poi suddiviso in:
- business to consumer (B2C), quando l’acquirente è un privato non titolare di partita IVA;
- business to business (B2B), quando si tratta di compravendite tra imprese.
E-commerce diretto: devo emettere fattura o scontrino?
La cessione di beni immateriali prevede comportamenti differenti a seconda che si venda a privati cittadini (B2C) o imprese (B2B).
In caso di vendita a:
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Persone fisiche residenti in italia (B2C)
Si tratta di operazione soggetta ad IVA in Italia per la quale è necessario emettere fattura solo su richiesta del cliente al momento dell’acquisto o, in alternativa, annotarla sul registro dei corrispettivi; -
Persona fisica residente fuori dall’Italia
Il venditore, previa identificazione IVA nel Paese Ue , dovrà versare l’IVA prevista nel Paese UE dell’acquirente, oppure, in alternativa, utilizzare il regime del MOSS. -
Titolare di partita iva italiana (B2B)
Si tratta di cessione da assoggettare ad IVA italiana, per la quale è obbligatorio emettere fattura. -
Titolare di partita iva estera
Si tratta di operazione non soggetta ad IVA in base al meccanismo del “reverse charge” per la quale è obbligatorio emettere fattura.
E-commerce indiretto: devo emettere fattura o scontrino?
Il commercio elettronico indiretto è analogo alle vendite per corrispondenza di prodotto, pertanto non è obbligatoria l’emissione di fattura, scontrino o ricevuta fiscale, a meno che il cliente non la richieda quando effettua l’acquisto. È obbligatoria l’annotazione nel registro dei corrispettivi dell’ammontare delle vendite effettuate giornalmente al lordo dell’iva.
Una particolare disciplina è prevista per le vendite effettuate a privati cittadini esteri (B2C) per i quali viene applicata l’IVA italiana fintanto che le operazioni effettuate nell’altro Stato non superino, nell’anno solare precedente o in quello in corso, la soglia di 100.000 Euro (o eventuale altro ammontare stabilito da ogni singolo Paese). Se si superano le soglie limite, o se si decide comunque di fare opzione anche se si è sottosoglia, il fornitore italiano deve:
- nominare un rappresentante fiscale o identificarsi ai fini IVA nel Paese estero considerato;
- emettere fattura nei confronti dell’acquirente;
- presentare il modello INTRA 1-bis;
- adempiere agli altri obblighi IVA previsti dal Paese estero considerato (liquidazione e versamento dell’IVA, presentazione delle dichiarazioni periodiche, ecc.).
E-commerce: come si compila registro dei corrispettivi?
Il registro dei corrispettivi si può acquistare in negozi che si occupano di cancelleria o articoli per ufficio; va compilato con i dati della propria azienda nella pagina iniziale.
Le pagine successive sono a due a due per ogni mese dell’anno e dovranno essere compilate nel modo seguente:
- in alto si riporta il mese di riferimento e l’anno di riferimento
- da sinistra poi è necessario indicare:
- il giorno del mese (es: 02/03)
- l’incasso totale di quel giorno comprensivo di IVA
- qualora si venda con più aliquote, si dovrà dettagliare i totali per aliquota in ogni colonna
In basso bisognerà riepilogare i totali delle operazioni di tutto il mese.
Nella seconda pagina occorrerà poi riepilogare le eventuali fatture emesse in ordine cronologico con numerazione sequenziale.
Se desideri approfondire l’argomento puoi contattarci per prenotare una consulenza online.