In un articolo precedente, ho spiegato che il fatturato non è un valore esaustivo se desideri comprendere lo stato di salute di un’impresa. Per capire come realmente vadano gli affari è necessaria la visione più ampia offerta dalla riclassificazione del conto economico.
La riclassificazione dei costi è fondamentale per leggere adeguatamente il conto economico. Per comprenderne l’importanza, racconterò ancora una volta le vicissitudini di Filippo.
Filippo è un piccolo imprenditore seguito dal nostro studio. Era abituato a richiedere al precedente consulente un conto economico per capire cosa stava succedendo alla sua attività. Si era reso conto però che quell’elenco di costi da solo non gli dava molte indicazioni in quanto i dati erano in formato fiscale ed avevano come solo obiettivo il calcolo delle tasse dovute. Lui necessitava di valori utili a prendere delle decisioni: li abbiamo trovati assieme riclassificando il suo conto economico, un’operazione con la quale tradurre i valori in un formato di lettura semplice.
Se desideri comprendere come si fa riclassificazione del conto economico, ecco i miei tre consigli.
Raggruppa i costi per categorie omogenee
Per riclassificare il conto economico è necessario raggruppare i costi per categorie omogenee:
- COSTI DELLA PRODUZIONE
Sono i costi derivanti dagli acquisti che hai sostenuto per realizzare il prodotto venduto o il servizio erogato (es: le materie prime acquistate per produrre, l’insieme dei costi esterni relativi all’erogazione del servizio al cliente, le lavorazioni di fornitori esterni su parti del prodotto venduto). - COSTI GENERALI
Sono i costi stimabili sin dall’inizio dell’anno e che solitamente non variano al variare delle tue vendite (es: costo del commercialista, energia elettrica, pubblicità). - COSTI DEI DIPENDENTI
Sono tutti i costi relativi alle persone che lavorano nella tua azienda. In questa voce ricordati di collocare anche l’accantonamento del trattamento di fine rapporto dei dipendente ed il valore delle ferie non ancora godute. - AMMORTAMENTI
L’ammortamento è un procedimento amministrativo-contabile con cui il costo di un bene viene ripartito nel corso di più esercizi (es: se acquisto un auto, il costo dell’auto verrà ripartito su cinque anni). - ONERI FINANZIARI
Sono i costi relativi ai rapporti con le banche (es: interessi passivi per un finanziamento, costi per gestione pos). - IMPOSTE E TASSE
In questa voce finiscono le tasse (tassa rifiuti, diritto di iscrizione camerale di commercio, tassa di pubblicità, canone Rai).
Utilizza le percentuali e analizzale comparandole all’anno precedente
Riclassificare il conto economico permette di avere chiara l’incidenza percentuale di ogni tipologia di costo sui ricavi generati (che rappresentano sempre il 1oo%). Comparando poi le percentuali tra diversi anni di analisi si riesce ad avere un’immagine dell’andamento delle varie gestioni rispetto all’andamento dei ricavi.
Usa un foglio di calcolo per riclassicare con il tuo commercialista il conto economico
Parliamoci chiaro, non è propriamente compito tuo fare la riclassificazione del bilancio. Il compito dell’imprenditore all’interno dell’azienda è quello di prendere delle decisioni in tempi rapidi con l’aiuto del suo consulente. È importante quindi che venga elaborato dal tuo commercialista un report periodico trimestrale nel quale sono contenute le informazioni essenziali del tuo conto economico riclassificato. Tra queste sicuramente la più importante è il MOL (Margine operativo lordo). Ci sono molti software in commercio per farlo, ma io suggerisco Excel perché è molto elastico ed adeguato al 99% delle piccole realtà imprenditoriali.
Come puoi intuire, per Filippo la riclassificazione del conto economico è stata una svolta nella gestione della sua attività e lo può essere anche per tutti i piccoli imprenditori che faticano a capire i numeri. Se questo argomento ti è piaciuto e vuoi approfondirlo puoi contattarci per fissare una consulenza in studio o anche online.