Il print on demand è una forma di vendita relativa a prodotti personalizzati con grafiche scelte dal cliente (una sorta di dropshipping di tazze, t-shirt, borse, scarpe) oppure libri. L’attività di stampa e di spedizione dell’oggetto viene esternalizzata ad un terzo soggetto che spedisce poi il prodotto finito direttamente al cliente.
Il fenomeno del print on demand è figlio della nostra epoca digitale: le nuove tecnologia di stampa consentono la commercializzazione di articoli stampati in copie singole appositamente all’atto dell’acquisto (on demand, appunto). Non c’è più la necessità di tirature minime per ammortizzare i costi di produzione. Le forme più diffuse riguardano l’oggettistica, l’abbigliamento e l’editoria in self-publishing.
Print on demand e partita IVA: vediamo gli aspetti fiscali
La vendita online di articoli print on demand non è altro che una modalità di e-commerce. Quindi è classificabile quale attività di commercio svolta abitualmente con l’obbligo di dover aprire la partita IVA. Non è possibile considerarla attività occasionale e saltuaria.
Il codice ATECO da scegliere per il print on demand è:
47.91.10 – Commercio al dettaglio di prodotti via internet
Come per tutte le altre attività commerciali, si dovrà poi procedere con l’iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio della provincia dove ha sede l’attività e l’iscrizione INPS alla gestione commercianti.
L’iscrizione all’INPS determina la necessità di pagare contributi fissi annuali per circa € 3.800 e di ulteriori contributi pari al 24% qualora il reddito ecceda i 15.000 euro.
Print on demand: quali sono i vantaggi
- Bassi investimenti iniziali. A differenza dei negozi tradizionali sarà sufficiente acquistare il proprio dominio o appoggiarsi ad una piattaforma come Shopify o YouCanPrint per poter iniziare a vendere.
- Non serve investire denaro per comprare la merce e creare magazzino. Il tuo fornitore si occupa della stampa, dell’imballaggio e della spedizione, tu devi solo concentrarti sul design delle grafiche o sulla scrittura del libro.
- Accesso ai mercati internazionali. Sarai in grado di raggiungere tutto il mondo, il tuo mercato è praticamente infinito.
- Possibilità vendere qualcosa di unico. Se sei un graphic designer potrai farti conoscere e vendere successivamente i marchi da te creati; se sei un autore godrai di ogni diritto di sfruttamento della tua opera editoriale.
- Prodotti difficilmente replicabili. Grafiche o testi unici significa godere dei benefici del vendere qualcosa che altri non hanno.
Gli svantaggi del print on demand
- Barriera d’ingresso bassa. I bassi costi iniziali permettono a chiunque di iniziare questa attività con la conseguenza che la concorrenza sarà elevata.
- Logistica da monitorare con attenzione. Esternalizzare le spedizioni impone la selezionare di partner che garantiscano serietà ed organizzazione.
- L’evasione dell’ordine e i tempi di consegna possono essere lunghi. La creazione di un prodotto unico determina tempi di consegna a volte più lunghi di altri. È importante che la clientela ne sia consapevole.
- Gestione dei resi. Assicurati che la tua politica di reso sia allineata con la politica di reso del tuo fornitore.
- Potrebbero esserci dei costi aggiuntivi. Se prendi sul serio il tuo negozio, potresti voler spendere di più per vendere. Registrazione del dominio, plug-in, gateway di pagamento, annunci a pagamento hanno un costo aggiuntivo, ma offrono anche un vantaggio competitivo.
Per il miglior print on demand, tre miei suggerimenti
- Devi trovare fornitori di qualità. Ordina dei campioni di ogni prodotto che andrai a vendere per verificare con mano la reale qualità produttiva.
- Trova un pubblico di riferimento di nicchia. Non è necessario cercare di vendere il tuo prodotto a tutti, devi piuttosto venderlo a chi ha un esigenza specifica.
- Fai vedere i tuoi prodotti utilizzati da altri. È importante disporre di testimonianze rappresentative: fotografie di capi indossati, commenti di clienti soddisfatti, e quant’altro possa restituire un’esperienza autentica e appagata di altri clienti. La riprova sociale è una fenomenale leva di vendita.