Stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura; restano in pista solo le detrazioni. E divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Vediamo insieme cosa prevede il DL 11/2023 entrato in vigore oggi, 17 febbraio 2023.
QUALI CREDITI NON POSSONO PIU’ ESSERE CEDUTI
Il decreto blocca dal 17/02/2023 l’esercizio di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi (quindi: superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sismabonus, barriere architettoniche). Saltano anche le prime cessioni di tutti i bonus energia, dei crediti per la ristorazione, di quelli legati alla super Ace, dei bonus per le imprese turistiche (lo sconto all’80% per gli alberghi) e per le agenzie di viaggio, la cessione dei crediti nelle norme sull’efficientamento energetico degli immobili.
QUALI CREDITI POSSONO ANCORA ESSERE CEDUTI
Saranno salvi gli interventi per i quali al 16/02/2023:
- è già stata presentata la Cila (per gli interventi diversi dai Condomini)
- è già stata adottata delibera assembleare (Condomini)
- è stata presentata istanza di acquisizione titolo abilitativo (per interventi di demolizione e ricostruzione)
- risulta presentata la richiesta del titolo abilitativo
- siano già iniziati i lavori per interventi in edilizia libera
- risulti regolarmente registrato il contratto preliminare o stipulato il contratto definitivo di compravendita dell’immobile nel caso di acquisto di unità immobiliare
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