Una impresa domestica alimentare (IAD) è una ditta individuale la cui sede è casa vostra e che vi permette quindi, con la vostra cucina domestica, di preparare e vendere alimenti. Vediamo insieme gli aspetti essenziali:
Impresa alimentare domestica: che requisiti deve avere la casa?
Per prima cosa è importante verificare che casa tua abbia tutti i requisiti per poter ospitare una IAD
Vediamo quali sono i principali:
- L’abitazione deve avere un bagno, un antibagno e una cucina abitabile
- La cucina deve essere dotata di piani di lavoro in acciaio, che possano essere facilmente igienizzabili
- E’ necessario l’utilizzo di frigorifero e congelatore a temperatura controllata
- I prodotti destinati alla preparazione del cibo per la IAD devono essere etichettati e conservati in luoghi diversi rispetto a quelli utilizzati per il consumo domestico
- L’abitazione nel quale svolgerai l’attività di IAD deve essere la medesima dove hai la residenza.
Impresa alimentare domestica: che requisiti deve avere il titolare?
E’ fondamentale per il titolare il possesso dell’attestato HACCP, che si ottiene dopo aver frequentato lo specifico corso finalizzare ad apprendere come devono essere trattati gli alimenti.
Impresa alimentare domestica: la stesura del business plan
Come per qualsiasi nuova attività imprenditoriale la stesura del business plan con il vostro consulente è fondamentale. Nellio specifico per l’attività di IAD è necessario considerare:
- i costi di approvvigionamento delle materie prime
- i costi di un eventuale adeguamento della cucina
- i costi per la promozione online dell’attività
Impresa alimentare domestica: gli adempimenti burocratici
L’apertura dell’attività di IAD prevede una serie di adempimenti burocratici. Tra essi:
- Attivazione della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate con attribuzione codice ateco 10.89.09 “vendita di altri prodotti alimentari NCA”.
- Iscrizione al Registro delle Imprese da fare alla Camera di Commercio, con la regolarizzazione delle posizioni INPS (artigiani) e INAIL
- Segnalazione di inizio attività (SCIA) agli uffici del Comune competente
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